I 5 fumetti divertenti da leggere nel tempo libero

Ti sei appassionato di recente al genere fumettistico e sei alla ricerca di fumetti divertenti da leggere nel tempo libero?

Se la risposta è affermativa allora devi assolutamente fermarti qualche minuto su questa pagina.

Prima di addentrarci nell’affascinante universo fantastico delle vignette è d’obbligo una premessa tesa a sfatare una convinzione piuttosto comune: i fumetti non sono roba per ragazzini.

A differenza di quello che i più superficiali pensano, la lettura di una striscia fumettistica non offre soltanto l’occasione per staccare la spina dalla realtà e per concedersi un momento di svago: la lettura di un fumetto, attenta e non superficiale, può anche far riflettere sulle piccole cose della vita, che talvolta trascuriamo e che invece dovremmo riscoprire per ‘riscoprire’ il senso più autentico e genuino dell’esistenza umana.

Le migliori strisce a fumetti: 5 titoli

Dopo la nostra breve premessa pseudo-filosofica è tempo di scoprire quali sono i titoli da leggere assolutamente.

Di seguito l’Università Telematica Niccolò Cusano di Padova ha raccolto 5 fumetti che meritano di essere letti; qualcuno ha fatto la storia del genere intrattenendo intere generazioni di lettori, qualche altro è più recente, ma è comunque degno di nota per il successo che è riuscito a conquistare in poco tempo.

1 – Lupo Alberto

Appassionato o no sicuramente conosci Lupo Albero, il simpatico lupo azzurro diventato nel tempo una vera e propria icona del fumetto per il suo umorismo che alterna tratti adulti a tratti bambineschi.

Il personaggio, un eterno romanticone fuori dagli schemi, nasce dalla matita di Guido Silvestri, in arte Silver, ed esordisce sul Corriere dei ragazzi nel 1974.

Le prime storie sono pubblicate in bianco e nero; il pelo azzurro del lupastro è frutto di un errore di stampa che lo ha visto comparire sulla copertina della rivista con una pelliccia dal colore decisamente particolare.

Lupo Alberto fa parte di un assortito gruppo di personaggi, le cui storie si sviluppano nell’ambito della fattoria McKenzie; ricordiamo in particolare Enrico la talpa, Marta la gallina e Mosé il cane.

La particolarità del protagonista non è data soltanto dalla colorazione del suo pelo ma anche da un’insolita peculiarità caratteriale: pur essendo nell’indole della sua specie Lupo Alberto non mangia le galline, piuttosto le corteggia.
Non a caso il suo amore per Marta, una gallina, è uno dei temi principali intorno ai quali ruotano le storie del fumetto.

Tra battute di satira sulla società italiana e gag umoristiche sul mondo politico il lupo più famoso dei fumetti è stato protagonista di numerose iniziative educative e, molto spesso, di campagne di sensibilizzazione sociale su commissione.

2 – Tiramolla

Tra i fumetti divertenti in italiano è d’obbligo citare Tiramolla, uno dei più amati dalle generazioni degli anni ’50 e ’60 e considerato oggi un cult del genere.

Il carismatico personaggio nasce da un’idea di Roberto Renzi e dalla matita di Giorgio Rebuffi.
Il suo esordio è datato 8 agosto 1952, giorno in cui appare per la prima volta sul mensile Cucciolo (Edizioni Alpe), la rivista il cui nome si ispirava all’omonimo protagonista che insieme a Beppe ne animava le pagine.

Un incidente di laboratorio è l’evento dal quale viene fuori colui che viene definito ‘il figlio del caucciù e della colla’, Tiramolla, che vanta una caratteristica piuttosto particolare: un corpo esile e gambe lunghissime che hanno la capacità di allungarsi di svariati metri.

A meno di un’anno dalla comparsa sulla rivista viene realizzata la prima testata intitolata ‘Tiramolla’, totalmente indipendente da ‘Cucciolo’.
Al protagonista principale vengono così affiancati nuovi e bizzarri personaggi: Saetta, il maggiordomo; Ullaò, il cane nato da un pezzetto di pelle di Tiramolla e pertanto dotato delle stesse capacità elastiche; Padre Swing, il frate manesco; l’Ammiraglio; Caucciù, il nipote di Tiramolla dotato della stessa capacità dello zio di allungarsi a dismisura; Pugacioff, il lupo prepotente dall’accento russo; il Ragionier Rossi; l’Avvocato del Diavolo.

3 – Cattivik

Tra i personaggi più iconici dei fumetti non può mancare Cattivik, il genio nero del male nato dalla creatività di Franco Bonvicini, in arte Bonvi, già famoso per la serie fumettistica satirica delle Sturmtruppen.

Il personaggio esordisce nel 1964, nel periodo in cui la scena del fumetto è dominata dal genere ‘nero’ e da personaggi come Diabolik, Kriminal e Satanik.

Cattivik, il cui nome è chiaramente ispirato alla ‘k’ nel nome dei cattivi appena citati, appare per la prima volta su un giornale studentesco modenese come l’antagonista del gruppo musicale ‘I Gatti’.

Attraverso il buffo e goffo protagonista Bonvi riesce perfettamente nel suo intento di prendere in giro i criminali dei fumetti, al tempo in voga tra gli appassionati del genere, con parodie esilaranti e a tratti surreali.

A partire dal 1972, dal momento che l’autore-disegnatore di Cattivik inizia a lavorare ad un nuovo progetto fumettistico, il personaggio viene affidato a Silver.

Conosciamo più da vicino il genio nero del male …

Cattivik è un aspirante criminale, dalla forma fisica molto simile a quella di una pera.
Vive nelle fogne della città, ossessionato dal desiderio di diventare un cattivo, diabolico e spietato.

É solito aggirarsi per le strade cittadine al calar del buio, alla ricerca di qualche spunto per una rapina o un sequestro.
Purtroppo però lo sfortunato e impacciato personaggio fallisce continuamente nel suo intento di portare a termine con successo un colpo.

Ciò in cui invece riesce benissimo è far ridere i suoi lettori.

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4 – Mafalda

Nata dalla matita del disegnatore Argentino Quino, il fumetto di Mafalda, nonostante i suoi oltre 50 anni di età, riesce ancora oggi a far sorridere e a far riflettere …

La sua nascita è legata a un episodio particolare, il lancio di una linea di elettrodomestici denominata Mansfield, per la quale era prevista una promozione incentrata su strisce umoristiche.

La campagna pubblicitaria non fu mai lanciata effettivamente sul mercato.

Il fumetto viene pubblicato sul settimanale Primera Plana, nel 1964, e sul quotidiano El Mundo, nel 1965, riscuotendo un enorme successo per l’ironia con la quale la protagonista affronta i principali temi di attualità.

La creatura di Quino, successivamente affiancata da altri personaggi, è una bambina dal viso enorme e dai capelli nero corvino; è intelligente, curiosa e polemica.
Ama leggere i giornali, guardare la tv, ascoltare la radio e interessarsi di tutto ciò che succede intorno al lei e nel resto del mondo.
Dalla sua curiosità nascono domande e osservazioni intelligenti, tutt’altro che infantili, sulla politica, sulla condizione della donna, sul calcio e sulla guerra.

Le sua idea di giustizia, la sua ironia, le sue riflessioni e il suo modo di esprimersi, senza mezzi termini, hanno conquistato intere generazioni di lettori, giovani e meno giovani, rendendola una vera e propria icona del fumetto.

5 – A Panda Piace

Concludiamo il nostro elenco di fumetti divertenti da leggere con un titolo decisamente più recente di quelli fino ad ora proposti: A Panda Piace.

Si tratta di un webcomic italiano, apparso in rete per la prima volta nel 2008, il cui protagonista è diventato in poco tempo uno dei personaggi più amati dagli utenti del web.

Creato da Giacomo Bevilacqua Panda ha ispirato libri, cartoni animati, libri, riviste e tanti simpatici gadget.

Le strisce a fumetti ruotano intorno ad un panda, un pò pigro, che palesemente incarna pregi e difetti dell’uomo comune che vive nell’attuale società.

Il successo del personaggio è legato al suo modo ironico di esaltare gli aspetti più semplici della quotidianità, quelli che la società frenetica e super-impegnata tende oggi a dare per scontate, o peggio ancora a perdere completamente di vista.


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