Cosa fa il museologo: mansioni e responsabilità

Lavorare nei musei è il sogno di tantissimi giovani appassionati d’arte; ma cosa fa il museologo e quali sono nel dettaglio i profili che permettono di coniugare passione e professione?

Partiamo da una premessa, scontata ma indispensabile per introdurre l’argomento.
L’Italia vanta un patrimonio storico, artistico e culturale di inestimabile valore, che potenzialmente offre innumerevoli opportunità di occupazione, stimolanti e allo stesso tempo gratificanti.

L’arte è uno dei fattori per i quali il nostro Paese esercita una forte attrattiva sui turisti provenienti da ogni parte del mondo. C’è da dire anche che la vastità delle risorse culturali richiede continui interventi rivolti a tutelare, valorizzare e promuovere il territorio e i capolavori artistici che custodisce.

Da una simile premessa è facile intuire le svariate e numerose opportunità, in ottica occupazonale, per chi ambisce a lavorare nei musei e più in generale nell’ambito dei beni culturali.

Museologia e museografia

Per capire cosa fa il museologo è doveroso familiarizzare con la materia: la museologia.

In linea generale si tratta della disciplina che studia ogni aspetto e problematica relativi al museo.

Attenzione a non confondere il termine museologia con museografia; i due termini sono spesso utilizzati in maniera indistinta, soprattutto dai non addetti ai lavori.

Cerchiamo di comprendere la sottile differenza attraverso le definizioni riportate dal sito dell’enciclopedia Treccani:

Museografia

“La tecnica che si occupa scientificamente della costruzione e della sistemazione dei musei, comprendendo tanto lo studio dei problemi architettonici, costruttivi e tecnici della progettazione degli spazî espositivi, quanto quello delle questioni di ordinamento critico, scientifico, didattico o culturale delle collezioni, degli impianti tecnici e dell’organizzazione dei musei.”

La disciplina si focalizza sugli aspetti strutturali e tecnici che afferiscono al funzionamento del museo: arredo, sistema di illuminazione, esposizione, conservazione degli oggetti, struttura architettonica ecc.

Il primo utilizzo del termine nell’accezione di cui sopra risale al 1727, ad opera di Casper Friedich Neickel che lo inserisce nel suo libro ‘Museographia’.

Museologia

“La museologia è la disciplina rivolta a ogni aspetto della vita del m., al suo funzionamento e alle sue finalità.”

Treccani continua con una precisazione che attribuisce alla museologia un significato più ampio rispetto a quello relativo alla museografia:

“disciplina rivolta a ogni aspetto della vita del museo, al suo funzionamento e alle sue finalità.”

La diffusione del termine ‘museologia’ è collocata temporalmente nella prima metà del Novecento, quando a livello internazionale cresceva l’interesse verso le problematiche museali.

La disciplina si occupa sostanzialmente della storia, della vocazione del museo e della funzione del museo all’interno della società.

A questo punto è facile evincere la complementarietà delle due discipline e i motivi per i quali ancora oggi vengono spesso utilizzati indistintamente.

museologia

Lavorare nei musei

I musei possono essere suddivisi nelle seguenti tre tipologie:

  1. Pubblici (gestiti da ministero, regioni, province e comuni)
  2. Privati
  3. Ecclesiastici

Tralasciamo in questa sede la terza categoria e concentriamoci sulle prime due, analizzando le procedure previste per le assunzioni.

Per la selezione di profili specializzati in museologia il settore pubblico si avvale di concorsi.

Per quanto riguarda i poli gestiti dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo i concorsi indetti a livello nazionale vengono pubblicati sulla pagina ‘concorsi’ del sito ufficiale del MIBACT.

I concorsi indetti da regioni, province e comuni sono invece pubblicati sulla pagina dell’ente di riferimento e sulla Gazzetta Ufficiale.

Esiste un’ulteriore possibilità che permette di ottenere incarichi di breve durata tramite affidamento esterno; l’opportunità si riferisce prevalentemente a profili da assegnare alla catalogazione e/o alla redazione delle schede descrittive delle opere.
Anche se si tratta di incarichi temporanei l’esperienza rappresenta un potenziale trampolino di lancio per ottenere un impiego duraturo.

Diversa la procedura per il settore privato; l’accesso a posizioni aperte presso enti, gallerie, fondazioni e musei privati non prevede l’iter concorsuale ma la più immediata formula dell’assunzione diretta.

In tal caso ti consigliamo di monitorare la pagina ‘lavora con noi’ del museo al quale sei interessato.

Dal momento che i concorsi pubblici non sono così frequenti e che il settore privato richiede comunque professionalità specializzate e competenti, ti consigliamo di dare un’occhiata alle proposte di stage offerte sia dal Ministero che dagli enti attraverso le pagine di siti e portali ufficiali.

Le figure professionali

I profili che operano all’interno dei musei, pubblici e privati, sono molteplici; a seconda delle mansioni che svolgono possiamo distinguere:

  • Catalogatori
  • Restauratori
  • Conservatori
  • Educatori museali
  • Addetti alla biglietteria
  • Responsabili dell’accoglienza
  • Responsabili della biblioteca
  • Addetti alla segreteria
  • Responsabili dell’ufficio stampa
  • Web master
  • Addetti alla sicurezza
  • Curatore di mostre / addetto agli allestimenti

A capo di tutti i profili appena citati figura il direttore del museo.

Tra le varie professionalità richieste nel settore dei beni culturali segnaliamo un profilo particolarmente affascinante per chi è appassionato di arte: il curatore di mostre.

Si tratta di una figura professionale che si occupa di svolgere tutte quelle attività correlate alla progettazione di mostre, temporanee o permanenti.

Il suo ruolo si concretizza nella scelta della location espositiva, nell’allestimento degli spazi, nell’impostazione di strategie di marketing e promozione.

Potremmo definire il curatore di mostre come un manager che oltre ad avere potere decisionale e gestionale si occupa di coordinare i profili coinvolti nell’organizzazione della mostra.

La figura professionale in oggetto deve pertanto possedere spiccate doti organizzative e comunicative.
Per avere successo è fondamentale la creatività, da affiancare a doti da critico d’arte.

Come diventare museologo

Lavorare nei musei  è un’opportunità che consente di coniugare la carriera professionale con la passione per l’arte.

Per conseguire la specializzazione idonea ad assecondare le richieste del settore è disponibile il master in ‘Museologia, gestione e valorizzazione dei beni culturali’ attivato dall’Università Telematica Niccolò Cusano.

Si tratta di un corso post-laurea di primo livello, afferente alla facoltà di Scienze della Formazione, che si focalizza in maniera particolare sullo studio e l’analisi di casi pratici e sulle tecnologie che fanno riferimento all’ambito museale.

Il programma del master è strutturato per garantire al corsista le competenze necessarie per operare come museologo, nel contesto pubblico o in quello privato.

Di seguito, nel dettaglio, le materie oggetto di studio e approfondimento:

  • Museologia
  • Sociologia dei processi culturali
  • Antropologia culturale – Musei, cultura e culture
  • Gestione museale
  • Didattica museale
  • Allestimento museale: elementi di architettura e interior design
  • Legislazione BB.CC.
  • Musei, web e installazioni multimediali
  • Case study

Particolarmente formativo in ottica occupazionale l’approfondimento di case study reali e l’intervento di testimonials e professionisti del settore pronti a condividere la propria esperienza con gli studenti del master.

Il programma del master mira a fornire agli studenti conoscenze e competenze in merito agli strumenti e alle tecniche per la progettazione degli spazi espositivi (permanenti e temporanei).
Allo stesso tempo è previsto l’approfondimento dei modelli organizzativi più innovativi utilizzati a livello europeo.

Al termine del corso gli studenti avranno sviluppato le abilità necessarie per padroneggiare strumenti di progettazione nell’ambito del museum planning e del project enrichment.

Il master online in muselogia Unicusano prevede una quota di iscrizione di 2.100,00 euro, da corrispondere in quattro rate di pari importo.

E’ prevista una quota ridotta per i dipendenti della Pubblica Amministrazione e per i laureati presso l’Unicusano.

Sbocchi

La specializzazione conseguita attraverso il master erogato dalla Niccolò Cusano apre innumerevoli orizzonti occupazionali nell’ambito della gestione museale, e non solo.
La struttura didattica fornisce la preparazione idonea per poter lavorare come impiegato nei seguenti settori: valorizzazione culturale (archivi, biblioteche, musei di impresa), comunicazione inerente la valorizzazione del patrimonio culturale, progettazione museale, allestimento di mostre e collezioni sia permanenti che temporanee.

Il corso fornisce inoltre le basi sulle quali poter costruire una carriera da direttore di museo.

Per contattare il nostro staff e ricevere ulteriori dettagli in merito al master clicca qui e compila il modulo con la tua richiesta di contatto!


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