Come fare bella figura ad un colloquio di lavoro per uno stage

Il colloquio di lavoro per uno stage rappresenta, oggi più che mai, una grande opportunità di crescita professionale.

Pur trattandosi di una formula contrattuale che non garantisce alcuna stabilità, né a livello occupazionale e né tanto meno a livello economico, è un’esperienza che porta con sé innumerevoli vantaggi.

Prendiamo il caso di uno studente che si approccia per la prima volta all’ambito lavorativo; in qualunque settore egli si sia specializzato e per quanto diligente sia stato nel frequentare il proprio corso di laurea, egli non possiede quel requisito così importante e così ricercato dalle aziende che operano sull’attuale mercato: l’esperienza.

L’apprendistato offre innanzitutto la possibilità di farsi conoscere e apprezzare a livello lavorativo, ma soprattutto permette di acquisire competenze pratiche indispensabili per risultare appetibili professionalmente.

C’è solo un piccolo ostacolo da superare: la selezione, che solitamente viene effettuata dalle aziende per individuare i profili più interessanti e promettenti.

In questo post l’Università Telematica Niccolò Cusano di Padova intende fornirti un piccolo supporto per affrontare e superare brillantemente un colloquio di lavoro per uno stage.

Come affrontare un colloquio conoscitivo per un tirocinio

Prima di addentrarci nel cuore del nostro articolo, e in quelli che sono i suggerimenti e le dritte da seguire per risultare professionalmente appetibili, è d’obbligo una breve premessa.

Il colloquio rappresenta un momento di confronto, oltre che di verifica.
Si tratta di uno strumento che consente alle aziende di valutare a livello globale un candidato, approfondendo e ampliando le informazioni presenti sul curriculum.

Nel momento in cui vieni contattato per un’intervista conoscitiva il tuo obiettivo ultimo è dimostrare, a chi si occupa della selezione, che sei la persona giusta per il ruolo da ricoprire; il tuo fine è far capire al selezionatore il contributo che la tua persona e le tue competenze potrebbero in concreto portare all’azienda.

Inutile ricordarti che tutto deve essere fatto con modestia e che decantare in maniera esagerata capacità e competenze può suscitare diffidenza.
Devi cercare di evidenziare cosa sei in grado di fare senza risultare presuntuoso.

In linea generale, mostrarsi fortemente motivati, interessati ad apprendere e crescere professionalmente, è un ottimo modo per fare colpo sul selezionatore.

Attenzione a non sottovalutare domande apparentemente banali su hobby e interessi personali: rivelano aspetti importanti sulla personalità e sulla sua possibile integrazione nel contesto lavorativo.

Cosa fare prima

Per quanto nelle selezioni apparire eccessivamente costruiti e impostati non è mai una strategia vincente, un minimo di preparazione è indispensabile per non essere impacciati o ritrovarsi in situazioni di difficoltà.

È importante documentarsi in maniera approfondita sull’azienda per la quale si è presentata domanda di candidatura per una posizione da stagista.

Conoscere in anticipo il core business dell’azienda, i valori, i progetti passati, presenti e futuri, significa sostenere l’intervista con il giusto approccio, motivazionale e professionale; in altre parole significa iniziare una conoscenza, che potenzialmente potrebbe trasformarsi in una collaborazione professionale, con il piede giusto.

Considerando che ormai tutte le aziende, grandi o piccole che siano, sfruttano le potenzialità del web per migliorare il proprio business, non sarà difficile raccogliere le informazioni di cui sopra.
Al di là del sito istituzionale ricordati di dare un’occhiata anche alle pagine social e alle eventuali notizie che girano in rete.

In sede di colloquio è indice di interesse porre domande al selezionatore per approfondire la conoscenza dell’azienda.

Rimanendo in tema di domande e di preparazione ecco i quesiti tipo sui quali poter ragionare in anticipo, per non farsi trovare totalmente impreparati o comunque per non farsi sopraffare dall’ansia di fronte alla difficoltà di non trovare una risposta apparentemente ‘adeguata’.

Il consiglio è di prepararti sulle domande più comuni, raccolte per te nel seguente elenco, soprattutto se spontaneità e disinvoltura non rientrano tra le caratteristiche più spiccate della tua caratterialità.

  • Perchè ti interessa questo settore?
  • Quali sono le difficoltà che potresti incontrare?
  • Quali sono i motivi per i quali hai scelto quest’azienda?
  • Cosa sai dell’azienda e della sua attività?
  • Come hai conosciuto l’opportunità di stage per la quale ti stai candidando?

Sicuramente ti saranno poste anche domande più personali del tipo:

  • Quali sono i tuoi principali pregi e difetti?
  • Quali sono i tuoi interessi?
  • Quali sport segui/pratichi?
  • Qual è l’ultimo libro che hai letto?
  • Quali riviste leggi?
  • Hai già avuto esperienze di tirocinio? Se sì cosa hai imparato a livello professionale e cosa ti hanno lasciato a livello personale?
  • Quale contributo puoi portare all’azienda?
  • Perchè dovremmo scegliere proprio te?
  • Come ti vedi da qui a 5 anni?

Ovviamente non devi studiare a tavolino risposte che non appartengono alla tua persona semplicemente per impressionare il recruiter; la preparazione serve soltanto ad aiutarti a rispondere senza tentennamenti e ad esprimere con sicurezza e disinvoltura idee e pensieri, magari curando anche l’aspetto comunicativo, che non guasta mai.

colloquio conoscitivo tirocinio

Cosa fare durante

Il primo suggerimento, prima di arrivare al colloquio vero e proprio, è di calcolare bene i tempi per raggiungere la sede presso la quale è prevista la selezione dei candidati.
È assolutamente fondamentale arrivare in orario per cui è preferibile anticiparsi di qualche minuto per ammortizzare eventuali imprevisti.

Ovviamente diamo per scontato che prima di uscire di casa tu abbia scelto con cura l’outfit da indossare e controllato allo specchio che il tuo aspetto fisico risulti curato, ordinato e professionale.

Dal momento che i primi secondi di un incontro sono fondamentali per costruire un’iniziale impressione di una persona, è importante presentarsi nel modo giusto: l’atteggiamento e la postura devono essere composti e rilassati, il viso sorridente e lo sguardo rivolto verso l’interlocutore.

Durante la conversazione scandisci bene le parole e modula il tono di voce in maniera tale che chi ti ascolta non abbia difficoltà a capire ciò che dici, e cerca di mostrare decisione nelle risposte.

Metti in evidenza quelle che sono le competenze professionali e le attitudini personali che potrebbero risutare allineate al ruolo da ricoprire; ricordati di motivare le risposte senza essere prolisso.

Spiegare i progetti futuri

Una domanda tipica, che potremmo addirittura definire immancabile in tutti i colloqui di lavoro per stage o per posizioni stabili, è ‘quali sono i tuoi progetti lavorativi futuri?’, o detto in altri termini ‘quali sono i tuoi progetti di crescita professionale?’

Qualunque cosa tu intenda rispondere cerca di mostrarti sicuro; anche se non hai ancora un’idea precisa o un programma ben definito non tentennare e soprattutto cerca di non esordire con un deprimente e scoraggiante ‘non lo so ancora …’.

Porre domande al selezionatore

Durante un colloquio di lavoro limitarsi semplicemente a rispondere alle domande poste dal recruiter, o dal responsabile delle risorse umane, può essere interpretato come un atteggiamento passivo o addirittura disinteressato.

Solitamente le persone curiose, che mostrano interesse nell’azienda, nel ruolo da ricoprire e nella tipologia di contesto lavorativo, colpiscono positivamente i selezionatori.

Attento però a non esagerare e a non trasformare il suggerimento in una sorta di terzo grado.

Di seguito abbiamo selezionato alcune domande che potre essere interessante porre al recruiter durante il colloquio:

  • Si tratta di un ruolo nuovo all’interno dell’azienda?
  • Per quali motivi la posizione risulta aperta?
  • Da quante persone è composto il reparto nel quale dovrei operare?
  • Sono previsti programmi di formazione?
  • Quali sono le opportunità di crescita professionale?

Ora sai esattamente cosa fare e cosa non fare per superare con successo un colloquio motivazionale per uno stage. Non ti resta che iniziare a prepararti seguendo i nostri suggerimenti.

In bocca al lupo!


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